Partiamo dal presupposto che Walking Dead mi piace, ed anche tanto.

 

Aggiungo che non sono un critico, un analista, un populista, o ancora peggio uno di quegli strani e saccenti individui che appaiono in televisione definiti “pubblico parlante”.

 

Sono un appassionato di zombie come tanti. Vorrei perciò, condividere il mio pensiero con voi.

 

La prenderò larga, molto larga...

 

Lo zombie per me, non è un semplice morto che cammina. È una metafora sociale all'incapacità del singolo, di essere un individuo unico ed assoluto.

 

Ne consegue perciò, che lo zombie raffigura la massa ignorante.

 

L'apocalisse non morta, rappresenta quindi il tracollo della società, che cessa di esistere in funzione degli esseri umani, i quali a loro volta, cessano di esistere come individui.

 

I sopravvissuti (seguendo questo meccanismo logico) sono invece l'allegoria di quelli, a modo loro, fuori dalle righe. In un verso o nell'altro sono diversi dalla massa, nel bene e nel male.

 

Che cosa c'entra tutto questo con Walking Dead? Ora ci arriviamo.

 

È chiaro che la produzione di TWD deve rispettare dei costi: riprendere un non morto in un bosco costerà X, riprendere centinaia di morti in un centro urbano con tanto di auto abbandonate veicoli militari e qualsiasi altra cosa vi possa passare per la testa, costerà X alla decima.

 

È vero che non sarebbe possibile incentrare tutta la stagione o l'intera serie su un solo aspetto. Sia esso quello della sopravvivenza, della prospettiva psicologica dei protagonisti e via dicendo. Diventerebbe qualcosa di nicchia, per poche persone, nessuno seguirebbe più la serie.

 

L'alternativa per la produzione, sarebbe quella di trasformare il tutto in in una soap opera a bassissimo costo.

 

Ma chi guarderebbe una soap ambientata in uno scenario apocalittico?

 

Noi. Lo abbiamo già fatto: la stagione 2 ne è un esempio.

 

Ed ora arriviamo al punto: Il gruppo di Rick è cresciuto, si è unito ad altre persone e vivono al sicuro in una città in miniatura. Questo nucleo di persone, ha poi contatti con un altra piccola comunità ed insieme progettano scambi commerciali.

 

Finalmente un posto dove andare a farsi controllare da un medico in cambio di semi; un posto dove visitare un museo; una cittadina così perfetta che addirittura paga le “tasse” ad un'altra comunità più importante: quella di Negan, che vista la situazione, potrebbe rappresentare lo Stato. Sono in tanti, armati, disciplinati e fanno rispettare la legge. La loro, ovviamente.

 

Arrivati a questo punto viene meno un principio - per me - fondamentale: il tracollo della società.

 

Al contrario, qui siamo di fronte alla rinascita dell'ordine sociale.

 

Vediamola sotto un'altra luce: Rick & Co. sono i delinquenti che, giunti a Hilltop, dove ci sono bravi cittadini stufi di pagare le tasse, organizzano un colpo di Stato.

 

E come dicevamo, Negan è lo Stato.

 

Manca l'ansia, l'incertezza. Manca il concetto stesso di solitudine e disperazione. Ricreando un ordine sociale, si viene meno alla regola fondamentale, principio base di ogni “favola” non morta: nessuna società, nessun ordine costituito o riconosciuto; solo e soltanto il caos